Ciao,
Avete mai sentito parlare dell'autoesclusione trasversale?
Per molti potrebbe risultare un tema spinoso di cui parlare ma è comunque un argomento interessante di cui discutere.
Le piattaforme di gioco che operano con regolare licenza sul nostro territorio prevedono che il giocatore possa prendersi un periodo di pausa e di riflessione dal gioco online, per un periodo prestabilito o a tempo indeterminato.
In questa seconda ipotesi sarà il giocatore, non prima di sei mesi, a dover richiedere la riammissione al gioco online.
Questo, e lo dico per esperienza personale, non perché l'attività di gioco può comportare perdite di denaro ma soprattutto perché, a volte, può prendere molto del nostro tempo.
Forse quello del tempo è un aspetto non considerato perché quando si parla di dipendenza da gioco si pensa siprattuto ai problemi economici ad esso connessi.
Questo è perché è il gioco on line a portare all'utilizzo eccessivo di tempo per le attività di gioco.
La ricerca di bonus, la lettura di forum e discussioni, la prova delle slot in modalità demo, l'ottenimento e lo sblocco di bonus gratuiti, freeroll di poker o altri tornei gratuiti.
Per me personalmente il gioco è stato sempre una "perdita" (piacevole) di tempo forse perche non ho, fortunatamente, mai avuto a disposizione denaro da perdere.
Ho deciso di ricorrere all'autoesclusione trasversale per questa ragione anche se poi continuo a spendere del tempo per il gioco.
Fatta questa premessa volevo chiedervi come considerate questa opportunità dell'autoesclusione.
Se la ritenete inutile poiché coinvolge solo l'attività del gioco online e se sarebbe utile estenderla ai punti fisici di gioco ( dove il dispendio di denaro è maggiore di quello del tempo)
Insomma sarebbe utile raccogliere opinioni sull'argomento sperando che chi deve prendere decisioni lo faccia ascoltando la voce degli interessati...e non guardando solo agli interessi econimici di stato.